Il bugnato, elemento architettonico fortemente caratterizzante e identitario del Palazzo Tupputi (prestigioso esempio di architettura rinascimentale in Puglia) diventa metafora/rivestimento del palazzo/contenitore culturale. L’alternanza dei blocchi/moduli permette di isolare senza forzature la lettera T, iniziale del nome Tupputi. I blocchi a punta di diamante generano naturalmente una molteplicità di “pattern” a seconda del punto di osservazione, della luce diurna o di quella artificiale. Questo permette di conferire ad un modulo, apparentemente statico, un’identità “dinamica” e “polimorfica” capace di esprimere al meglio le diverse sfaccettature delle attività del laboratorio urbano.
The ashlar, architectural feature that strongly characterize the identity of the Palazzo Tupputi (prestigious example of Renaissance architecture in Puglia) becomes a metaphor / covering of the building / cultural container. The alternation of the blocks / modules allows the letter T,first letter of the name Tupputi, to be isolated without forcing. The diamond-shaped blocks naturally generate a multiplicity of “patterns” depending on the observation point, daylight or artificial light.
This gives to a seemingly static module a “dynamic” and “polymorphic” identity, capable to represent the different facets of the activities of the urban laboratory.
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