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Se ragioniamo nella prospettiva di considerare M+M come formula matematica che vuole definire l’unione, la somma di due professionalità è facile intuire come il concetto alla base del restyling sia quello di definire un segno grafico che esprima visivamente il “risultato” di tale addizione.
Le iniziali di Marilena e Michele vengono fuse in un nuovo segno tipografico, ibrido tra logotipo e pittogramma, sintesi visiva e concettuale dello studio che, nella sua forma, ricorda un elemento architettonico composto da tre archi.
Il pittogramma viene accompagnato dall’elemento testuale “m+m architetti” in Acumin semi condensed, font disegnata da Robert Slimbach con l’intento di “umanizzare” la forma architettonica e modulare dei neo-grotteschi come l’Helvetica e progettare un carattere tipografico con un design originale e un nuovo approccio alla tradizione.
A livello cromatico viene ricercato un mood sobrio e capace di esprimere solidità e professionalità. Rifacendosi ai tre archi del logo, vengono individuati colori colori “materici”, che possano identificare gli ambiti d’intervento principali dello studio: recupero e restauro, spazio pubblico, nuova edificazione.